Tradizione

Tradizione di salute, benessere e bellezza grazie alle sue portentose acque salsobromoiodiche

Salsomaggiore, situata ai piedi delle colline dell'Appennino parmense a 160 metri sul livello del mare,  lega la sua fama alle sue Terme, ricche di acque salsobromoiodiche le cui virtù terapeutiche furono scoperte nel 1839 dal medico Lorenzo Berzieri mentre nel 1847 un altro medico, Giovanni Valentini, approntò un primo rudimentale stabilimento termale, poi inaugurato nel 1852.

Successivamente, con l'aiuto del conte Alessandro d'Adhèmar, il Valentini riuscì ad adattare a Stabilimento dei Bagni la vecchia salina che si affacciava sul greto del torrente Citronia, là dove oggi sorgono le Terme Berzieri, costruite tra il 1913 e il 1923,  in un momento di nazionalizzazione dell'industria termale.

L'acqua salsobromoiodica ad elevata mineralizzazione che sgorga dai pozzi salsesi è ricca di cloruro di sodio ma anche di iodio e bromo, risultando quindi indicata per la prevenzione e la cura dei processi infiammatori cronici che riguardano le diverse patologie dell'organismo, da quelle di carattere artroreumatico e ginecologico a quelle del circolo periferico sino al trattamento degli inestetismi della cellulite. Fra le terapie praticabili vi sono: bagni, fanghi, inalazioni, irrigazioni, idromassaggi, nebulizzazioni, oltre a trattamenti estetici mirati per il viso e il corpo, realizzati con prodotti a base di acqua e fanghi termali spesso integrati a soluzioni di aromaterapia e fitoterapia.

 

Ecco qui un po' di consigli per riprodurre a casa vostra il famoso bagno termale di Salsomaggiore.

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