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Conosciute e apprezzate fin dall’antichità, le Terme di Tabiano cominciarono ad essere utilizzate per la cura di patologie cutanee verso la fine del Settecento, mentre agli inizi dell’Ottocento vennero effettuati i primi studi scientifici sulle acque che si rivelarono essere tra quelle a maggiore concentrazione di solfati e gas solfurei non solo d’Europa ma addirittura del mondo. Nel 1837 si recò a Tabiano anche la duchessa di Parma Maria Luigia d’Austria, seconda moglie di Napoleone, che rimase così colpita dai giovamenti ottenuti da acquistare il terreno dove sorgeva la fonte Pergoli e dove ben presto, su disegno dell’architetto Nicola Bettoli, fu costruito un primo centro termale. Dopo molteplici cambiamenti strutturali, nel 1959, fu inaugurato il nuovo stabilimento, dedicato ad Emilio Respighi, direttore sanitario delle terme dal 1887 al 1912, e alla fine nel 1998 è stato operato un ultimo ampliamento su progetto dell’architetto Marco Dezzi Bardeschi.Le Terme di Tabiano, note anche come “Terme del respiro”, vantano un’acqua fredda solfureo-solfato-calcio-magnesiaca fortemente mineralizzata, ad alto contenuto di bicarbonato e ad altissimo contenuto di idrogeno solforato, che ancora oggi è considerata l’acqua più sulfurea d’Europa. Grazie alla sua miscela di gas e sostanze disciolte, tra le quali solfati, bicarbonato, calcio e magnesio, l’acqua di Tabiano può essere utilizzata per la cura di diverse patologie e risulta indicata soprattutto per la cura e la prevenzione delle malattie dei bronchi, dell’orecchio, del naso e della gola. Inoltre, la presenza dello zolfo, unitamente al magnesio e al calcio, la rende utilizzabile anche in ambito estetico, per la salute e la bellezza della pelle. Acquistabile in bottiglia esclusivamente in farmacia, l’acqua di Tabiano favorisce la funzionalità del fegato e potenzia le difese antiossidanti.
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